M/I/M/ Diary

An experimental design Lab in Matera

Il giorno del ringraziamento

[nb. Postato in ritardo rispetto a quando scritto]

Sono ancora nei sassi. Devo aspettare, fra un’ora una macchina mi porterà in aeroporto. Guardo fuori dalla finestra, e vedo questo cielo grigio che incorona il profilo alto del sasso barisano.Penso a ieri sera, penso ai giorni passati, penso a tutte le parole che ho ascoltato da ieri sera a stamattina.Mi sembra il momento giusto per scrivere qualcosa.

Inizierei con le scuse:

– mi scuso innanzitutto per non essere riuscito a salutarvi e ringraziarvi uno per uno. I milanesi sono stati accompagnati al pullman da “mamma Rossana”, ma mi è spiaciuto molto non riuscire ad esserci anch’io. E il LabMatera… beh, perlomeno noi ci rivediamo a gennaio.
– mi scuso per le cose che magari li per li non sono andate per il verso giusto, ma che poi all’ultimo momento si sono magicamente fuse nell’atmosfera generale e nessuno si è accorto che qualcosa poteva anche mancare.
– mi scuso (anche se io non c’entro niente) per la noiosa e lunghissima introduzione prima della mostra.

Per i ringraziamenti… dovrei scrivere per ore, ma mi limiterò ai fondamentali:

– ringrazio tutti voi, perché anch’io ho imparato tantissimo da questa esperienza, e non lo dico con tono retorico, ma sinceramente e spontaneamente.
– ringrazio quelli di voi, che hanno avuto la capacità e il senso di responsabilità di attenuare e gestire i rapporti, a volte non facili, internamente ai gruppi di lavoro.Sappiamo benissimo chi ha davvero lavorato e chi no, e ognuno di voi lo sa per se stesso. MIM non è una scuola, non ci sono voti, non ci sono esami, non ci sono premi. L’unico risultato di questa esperienza è l’esperienza stessa. Chi non l’ha vissuta interamente, ha perso qualcosa, senza alcun vantaggio. E non c’è tempo di recupero.
– ringrazio tutte le persone che non leggeranno questo post, ma che hanno partecipato al nostro progetto. Dall’autista del furgone che portato i pallet in mostra, alla cucitrice che ha assemblato i prototipi, all’ultimo di magazzinieri che ha spostato qualcosa per noi.
– ringrazio le persone che mi hanno espresso le loro congratulazioni, i complimenti, l’ammirazione per ciò che abbiamo fatto.
– ringrazio infine Arturo, Rossana, Edgardo, Ilaria, Patrizia, Vittorio, Raffaele, Vito, Ettore, Anna, Annalisa, Tito, Saverio. Senza di loro, ognuno di loro a suo modo, quello che abbiamo fatto sarebbe stato diverso.

Signore e signori, auguro a tutti un bellissimo Natale e un 2010 molto molto molto MIM.

Paolo

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