Dopo gli scambi di oggi, mi sembra importante fissare qualche punto. Come prima cosa, nonostante per pigra consuetudine accademica si continui a definire “revisioni” le occasioni di condivisione, come quelle avvenute oggi via skype, mi sembrerebbe più opportuno definirle presentazioni o progress (per chi ama gli inglesismi).
Affermo questo perché non ritengo propria l’idea della revisione in un contesto in cui ci confrontiamo fra professionisti, o comunque fra adulti sebbene anagraficamente eterogenei, e sopratutto non mi sembra adatta allo spirito del laboratorio.
Vorrei però stemperare alcune reticenze o imbarazzi (per la verità rarissimi), verificatisi oggi in merito ad alcune indicazioni espresse in fase di presentazione. Il poco tempo che abbiamo per passare da una fase di elaborazione ad un prodotto finito, richiede un forte legame di fiducia fra me, i docenti del PoliDesign e i gruppi di lavoro. Non ne farei affatto una questione di autorità, quanto piuttosto di autorevolezza, per il semplice fatto che abbiamo la responsabilità di portare a compimento un incarico (dal punto di vista formale), e la materializzazione di una visione proposta al committente, di cui io in particolare ne sono emanazione e incarnazione. Questo significa che eventuali perplessità espresse in merito ad alcune scelte progettuali o suggestioni proposte non devono essere considerate come opinabili questioni di stile, ne tantomeno come questioni di gusto personale (anche se ogni progettista, lo sappiamo, ne ha), quanto piuttosto come indicazioni del committente mirate ad ottenere la tipologia di prodotto che ha ipotizzato come finalizzazione del processo, che cerca di condividere e che ritiene irrinunciabili per una coerenza generale di progetto.
Essere allineati (anche attraverso confronti e scontri, se ci diverte e ci fa crescere), credo possa essere l’unica possibilità che abbiamo per ottenere un grande risultato che, nelle premesse, mi sembra proprio possibile.
Chiudo congratulandomi ancora una volta con voi per la passione e la qualità del lavoro che abbiamo visto oggi e che ha confermato, quasi all’unanimità, la coesione di tutti gli attori di questo progetto.
Sweet dreams.
Paolo
Filed under: Uncategorized